Ogni collezione segna una tappa del viaggio di OGM e del suo amico CHERUBINO, il piccolo bassotto alato, insieme alla scoperta OGM PLANeT.
Scopri la favola di OGM e Cherubino! Esplora questo bizzarro pianeta e incontra i suoi abitanti, una collezione dopo l’altra!

ALLA SCOPERTA DI OGM PLANeT

Vi fu un tempo,

in una notte serena sui cieli di Cosmogonic Lake, nel regno incantato e stravagante di OGM PLANeT, un’esplosione oscurò le sue tre lune, e qualcosa di inaspettato venne catapultato sul pianeta.

Era OGM, che si trovò a precipitare giù, in quella che sembrava una caduta senza fine.
Giù giù giù.

CAP. 1 / UN TUFFO A COSMOGONIC LAKE

Giù giù giù. E poi… splash si trovò fino al mento immerso nell’acqua. La sua prima idea fu che in qualche modo doveva essere caduto in mare.

Ma quando OGM aprì gli occhi finì con lo scoprire che non era caduto in mare, ma in un piccolo lago.
La sua vista si spostò su un cartello misterioso che recitava “Distretto di Cosmogonic Lake”. E la bocca gli rimase spalancata di fronte a uno spettacolo così mozzafiato: davanti a lui c’era un luogo di creature straordinarie e scenari surreali, un luogo di meraviglie.

OGM sentì qualcosa sguazzare lì vicino e si girò per scoprire di che si trattava: a prima vista gli parve che l’animale che nuotava verso di l* fosse uno squalo o un pescecane; ma poi s’accorse che si trattava di una maestosa carpa.
Koi la carpa, l* guardò ben bene con i suoi occhietti e, con un sorriso gentile, si avvicinò a OGM avvolgendolo con i suoi sottili petali di loto. Con forza e con una grazia che sembrava magica, Koi trascinò OGM attraverso le acque del lago.

Era tempo di uscire, perché il lago si popolava di altri strani esseri che vi nuotavano dentro. «La ringrazio Carpa Koi per avermi salvat*!» disse OGM carezzevolmente non appena toccò terra. La carpa si voltò e con eleganza si immerse nuovamente nelle acque cristalline.

Era proprio una bizzarra compagnia quella che si trovava a terra, notò OGM guardandosi attorno: un gallo con i tacchi che si pavoneggiava, uno struzzo con in testa una stella che ballava in modo buffo, un cavallo con la cresta da punk che faceva surf, ed altre creature curiose e fuori dall’ordinario.

“La prima cosa che dovrò fare, – pensò OGM, vagando lungo la riva del lago, – è trovare la via per andare a quell’appuntamento di mezzanotte. Credo che non ci sia altro di meglio da fare.” Perché, vedete, l’unica cosa di cui OGM era certo, era che doveva affrettarsi per il suo appuntamento di mezzanotte. Il suo progetto era eccellente, senza dubbio, ma la difficoltà stava nel fatto che non sapeva da dove cominciare per metterlo in atto.

Mentre aguzzava gli occhi, scorse una curiosa creatura. Era un porcellino con i tacchi intento a rimirarsi nel riflesso dell’acqua

«Chiedo scusa Vanity» Ma quest’ultimo non rispose, e OGM continuò «lei sa per caso dove devo andare?» Ma ancora nessuna risposta.
OGM scrollò il capo con un moto di impazienza e affrettò oltre il passo.

Poi udì una voce provenire dalle rive del lago «Ebbene» disse rivolto a OGM.
Attese un poco senza udire più nulla; finalmente sentì un cigolio come di stivali e la voce parlò di nuovo «dove vai?»
OGM guardò meglio tra le piante della riva e trovò Mr Croquet, un lungo Fenicottero in equilibrio su una zampa, che indossava degli stivali di gomma.
«Veramente, non so. Tutto quello che mi ricordo è un appuntamento» ell* rispose. «Davvero poveretto! Allora l’Alchimista ti può aiutare» e parlando continuava a guardare le lanterne nel cielo «Io me ne starò qui.»
«Come devo fare per trovarlo?» domandò OGM.
«Quel che ti pare e piace, da quella parte.» osservò il Mr Croquet facendo un cenno con il becco verso la foresta «È tempo di andare; l’aria notturna mi fa male alla gola.» E con un pop sparì avvolto dalle fiamme.
Questo luogo è proprio bizzarro – mormorò fra sè OGM, riprendendo il cammino.

Discorrendo tra sé e sé, mentre camminava tra gli alberi della foresta, un abbaio acuto l* fece voltare in tutta fretta.
Un piccolo bassotto alato lo squadrava con i suoi occhi tondi tondi, e allungando una zampa cercava di toccarl*.

«Poverino!» disse OGM in tono carezzevole «Come hai fatto a finire legato ad un albero?» Così OGM si adoperò per liberare il povero cucciolo, che tremava come una foglia.
Il bassotto, non appena fu libero dalla corda, diede un battito d’ali e fece un balzo in aria come una palla con un abbaio di gioia, e si avventò su OGM per ringraziarlo. Abbaiando e leccandoli la faccia finché non si acquattò ansante con la lingua a penzoloni, e i grandi occhi aperti e colmi di gratitudine.

«Cherubino. Il tuo nome sarà proprio questo.» disse OGM, appoggiandosi a un rametto «Oh vorrei tanto insegnarti dei giochi se…se non fossi in ritardo per l’appuntamento! Poverett* me! Stavo quasi per scordare che devo andare dall’Alchimista!»
«Ma chi? David il Corvo dal becco a punta e il cilindro?» domandò curiosamente Cherubino. «Proprio così. Vediamo come fare? Forse tu puoi accompagnarmi?» rispose OGM tutto dun fiato. Si guardò intorno fra gli alberi e i fili d’erba; ma non potè veder nulla che gli sembrasse una quercia.

Improvvisamente, Cherubino, si addentrò nel folto bosco e si mise a correre veloce veloce. Così OGM si affrettò a seguirlo tanto da perdere il fiato, finché l’abbaio del bassotto fu di nuovo vicino. Una quercia secolare stava lì, nel bel mezzo del bosco, lasciando scorgere il Corvo seduto su un ramo d’albero a pochi passi di distanza.

CAP. 2 / IN VIAGGIO PER ICONIC AVENUE

David si mise soltanto a gracchiare quando vide OGM e Cherubino, continuando a mescolare e travasare le sue ampolle magiche.
«Salve, viandanti!» disse il Corvo «Siete giunti al crocevia dei vostri destini.»
OGM e Cherubino si scambiarono uno sguardo perplesso.

«Ecco, Signor Corvo» cominciò a parlargli OGM «Sapreste dirmi dove devo andare?» «Dipende dal luogo che vuoi raggiungere» rispose David.
«Devo giungere in tempo al mio appuntamento di mezzanotte» riprese OGM per spiegarsi meglio.  «Oh certo che ci arriverai!» disse il Corvo «ti basta camminare» Cherubino sentì che poteva tentare con un’altra domanda «Ma come possiamo fare? Ares, il guardiano dei confini di Cosmogonic Lake, non ci lascerà passare!»

David, il Corvo Alchimista, scosse la testa «Ah… c’è sempre un modo, se sapete dove cercare.» gracchiò creando un eco nel vento.
OGM non se ne sorprese, si stava abituando a sentire cose strane.
«Per arrivare al tuo appuntamento, devi tornare da dove sei partito.» soggiunse l’Alchimista. Senza altre spiegazioni, David battè le ali e cinguettò un incantesimo antico, intrecciando i fili del tempo e dello spazio.

In un batter d’ali OGM e Cherubino si ritrovarono trasportati in un luogo completamente nuovo. «Dove siamo?» domandò OGM. «Sulla via giusta.» disse David, per poi svanire di colpo.

Quando OGM e Cherubino giunsero all’inizio di Iconic Avenue, furono accolti dalla sua insegna a forma di giglio.  Dovete sapere che Iconic Avenue, era la parte più antica di OGM PLANeT: un viale costellato di sentimenti che avevano preso forma in ogni singolo oggetto. Ogni edificio raccontava una storia, pronta ad essere scoperta da coloro che avessero avuto il coraggio di guardare oltre la porta.

«Guarda OGM» disse Cherubino «Nessuno ha ancora compreso il significato di questi simboli, ma credo che ci aiuteranno a comprendere il nostro viaggio.»
L’Ombra di Luna, una sfumatura oscura proiettata dalle tre lune che brillavano nel cielo notturno, conferiva alla strada un’atmosfera di mistero e magia. Così decisero di addentrarsi in quella strana via, guidati dalla luce magica dei lampioni come stelle incantate, osservando con curiosità tutto ciò che li circondava.

La Banca del Diamante, con le sue mura scintillanti, custodiva gli “eternity”, tesori di alluminio riciclato che giacevano nascosti sotto terra, pronti ad essere scoperti da coloro che avessero occhi attenti e cuore. Un Ferro di Cavallo, un amuleto sospeso sotto un portone, indicava la strada per attirare la fortuna e la prosperità, mentre il Bang Bang di due pistole che si scontravano nell’arena con colpi di gavettoni d’acqua rimbombava per tutta la via.

Un paio di occhiali, su un cartellone pubblicitario, recavano la scritta “Quattr’occhi… per guardare oltre“. OGM lo osservò attentamente «Chissà… sarà un modo per dirci di guardare il mondo con uno sguardo più profondo e attento?» chiese tra sè e sè. «Ma… proprio non saprei»

Alla fine della strada di rimpetto a un palazzo trovarono un piccolo tavolino apparecchiato. Seduti a prendere il tè Catrina Tiradadi detta l’Oracolo, e Mr Hipster.

«Finalmente siete arrivati!» esclamò Catrina con una risata sorniona, lanciando i dadi sulla mensa. Aveva un aspetto stravagante e indossava un buffo copricapo. Catrina Tiradadi detta l’oracolo osservò OGM per qualche istante con molta curiosità.

«Volete un po’ di thè?» chiese Mr Hipster affabilmente. OGM e Cherubino osservarono il tavolo e videro che non c’era posto per loro. «Ma non c’è posto a sedere per noi.» osservò Cherubino. «No, non c’è.» replicò Mr Hipster «Tanto meglio, più thè per noi.»

L’Oracolo spalancò gli occhi a quadrifoglio e sbuffò annoiato «Per trovare la tua via, devi seguire il cuore.» e scaraventò di nuovo i dadi sul tavolino «Serve sempre il cuore nelle cose che fai.»

Mr Hipster prese una chiave dalla sua tasca e la guardò malinconicamente, poi la tuffò nella sua tazza di thè e mescolò. Osservò OGM di nuovo ripetendo le parole di Catrina «Serve sempre il cuore.»

OGM, che lo stava guardando con i suoi grandi occhi tondi, chiese «Che strano, perché mescola il tè con una chiave?»
«Perché?» esclamò Mr Hipster «Perché serve sempre un perché? Perché mi va di fare così e basta.»
OGM sospirò seccato, e disse rivolto al suo amico «Credo che dovremmo fare qualche cosa di meglio che perdere tempo qui, andiamo Cherubino.»
Catrina scosse mestamente la testa e ribatté in uno sbadiglio «Ahi ahi ahi!»

OGM e Catrina l’Oracolo si guardarono a vicenda per qualche tempo in silenzio. Poi finalmente l’Oracolo staccò la tazzina di thè dalla bocca, e parlò con voce sonnacchiosa «Che cosa vai dicendo? Di tempo per andare al tuo appuntamento ne hai.»
OGM si sentiva un po’ irritato dal quella brusca osservazione e rispose a tono «Perché non mi dici dove andare allora?»
«Ma io già te l’ho detto.» disse l’Oracolo.
Per qualche altro istante Catrina e Mr Hipster bevvero in silenzio, poi si tolsero le tazzine di bocca ed esclamarono «La Chiave di Cuore è ciò di cui hai bisogno per passare da qui a là.» OGM e Cherubino erano in grande confusione. Le parole di quei due non sembravano avere alcun senso. Hipster indicò con la chiave OGM e gliela gettò tra le mani «Eccola tieni.»

Poi come se nulla fosse successo Catrina e Mr Hipster tornarono a bere dalle loro tazzine ignorando la presenza di OGM e Cherubino, che nel frattempo se n’erano andati. L’ultima volta che si voltarono li videro lanciare i dadi nel thè.

CAP. 3 / UNA NAVE PER GARDEN PARK

GARDEN PARK è la terza tappa del viaggio di OGM, il terzo capitolo della sua favola: la riserva naturale protetta di OGM PLANeT. Qui vivono le specie più antiche di questo pianeta. Tenerezza e simpatia caratterizzano gli abitanti di GARDEN PARK: ognuno personifica un aspetto delle nostre anime!